26 gennaio 2010

Proposte e suggerimenti al Sindaco di Favignana

Stagione turistica 2010: Idee, proposte e suggerimenti finalizzati alla programmazione delle ordinanze e degli interventi necessari per la pulizia e la salvaguardia delle coste, delle strade e del territorio delle isole Egadi.

Egregio Signor Sindaco,
ritenendo inconfutabile che la salvaguardia delle coste e del territorio, la pulizia delle spiagge, la disinfestazione e la derattizzazione, la riqualificazione estetica e l’erogazione di servizi di qualità siano i presupposti essenziali per un reale sviluppo socio-economico e turistico delle Egadi – e in genere di tutte le Aree Marine Protette - come anticipatoLe, scrivo quanto segue:

Nel 1987, nello Studio redatto con il Prof. Giangaspare Ferro “Ipotesi per un piano di sviluppo socio-economico di Favignana”, che Lei sicuramente ha letto, scrivevo:
“una vacanza a Favignana evoca immagini contrastanti ed emotivamente opposte: l’acqua cerulea e cristallina di Cala Rossa e le coste sporche; i sacchetti di plastica pieni di spazzatura che “fioriscono” sui bordi delle strade e una stupenda giornata di mare vissuta davanti all’isolotto del Preveto guardando la montagna e il Castello di Santa Caterina”.

Purtroppo, il degrado e i contrasti descritti nello studio si sono ripetuti quasi annualmente e, in questo misto di suggestioni e disagi, i cattivi ricordi hanno avuto il sopravvento e alcuni turisti, scontenti dell’esperienza vissuta, sono diventati addirittura un pericoloso veicolo di pubblicità negativa (Nel 1994, l’On. Rossetto presentava un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente, evidenziando di avere riscontrato “una situazione igienico ambientale veramente degradata e degradante…” durante un soggiorno a Favignana, e inviava copia dell’interrogazione al “Consorzio Turistico delle Egadi”).

Tutto ciò malgrado l’azione di denuncia condotta da sempre dalla Sig.ra Maria Guccione, insieme ad alcuni volenterosi residenti, e nonostante le continue proposte di pulizia e salvaguardia ambientale inviate da chi scrive, dal 1980 in poi, a Sindaci e Presidenti della Provincia che si sono avvicendati. Senza dimenticare “u Zu Sarinu”, che raccoglieva i rifiuti con la rete davanti al molo di Piazza Marina…
Nel corso degli anni, poi, l’Associazione “Marrobbio Quelli della Farfalla” e il Consorzio Turistico delle Egadi hanno organizzato numerosi convegni sul tema varando pure alcune dimostrative “provocazioni ecologico culturali” (da ricordare: la pulizia di spiagge e coste sponsorizzata dalla Merit Cup, con Mario Corica e Ivan Roveri; la pulizia continua del Preveto, affidata a Clemente Ventrone; l’adozione e la pulizia di Cala Rossa, coordinata con impegno da Domenico Messina).



Ebbene, nonostante quanto sopra elencato, oggi la situazione non è migliorata e il 20-08-09, in piena estate, il Giornale di Sicilia pubblicava la seguente protesta di un commerciante trapanese: “svendo la mia casa di Favignana e fuggo da questo paradiso naturale, consapevole che altro non resta da fare (…)”, denunciando inoltre “cassonetti maleodoranti, le coste deturpate dai rifiuti” etc. perché come è noto, nei mesi estivi, con l’incremento delle presenze, i problemi diventano macroscopici e i normali servizi insufficienti, con conseguente ricaduta negativa per l’immagine dell’Arcipelago delle Egadi, la più grande Riserva Marina d’Italia.


Pulizia effettuata grazie al Consorzio Turistico delle Egadi

Ora dunque, per evitare che le Egadi vengano definite belle ma sporche e con sevizi turistici mediocri, occorrono provvedimenti, azioni e interventi corali e continui, coordinati dall’Amministrazione Comunale, con la collaborazione di tutti gli operatori turistici, delle associazioni, e con l’importante supporto dell’Area Marina Protetta (che nel 2010 dovrebbe finalmente svolgere adeguatamente il suo compito). Le parole non bastano più. Occorre agire con convinzione per invertire questo trend negativo che limita lo sviluppo turistico delle Egadi e rischia di precludere per sempre a Favignana di conquistare la “Bandiera Blu” (prestigioso riconoscimento che certifica la qualità, promuove gli aspetti positivi dell’isola e attira molti turisti).



Ecco che, alla luce di quanto avvenuto in questi anni, amando le Egadi almeno quanto Lei e tutti i destinatari di questa lettera, a nome mio, del Consorzio Turistico Egadi e del C.p.a.c. “Marrobbio Quelli della Farfalla”, mi permetto di proporre quanto segue:

1) TICKET ECOLOGICO-AMBIENTALE
Ricordando la Sua sincera risposta al Giornale di Sicilia: “non è mia intenzione accampare scuse, ma per garantire tutti i servizi necessari per gestire la massiccia presenza di turisti e residenti presenti nell’isola in estate, servirebbe una notevole disponibilità economica (…)”, e sottolineando la crisi finanziaria che oggi attanaglia tutti i Comuni, sappiamo con certezza che non sarà possibile, nell’immediato futuro, finanziare tutti gli interventi necessari per una pulizia costante, la salvaguardia e l’organizzazione di tutti servizi collaterali.
La Sua Amministrazione e il Consiglio Comunale, dunque, per sopperire alla mancanza di risorse, dovrebbero adottare nel più breve tempo possibile alcuni provvedimenti diventati ormai improcrastinabili.
A partire dal 2010, dal 1° maggio al 30 settembre:
• tutti coloro che si imbarcheranno per le Isole Egadi (esclusi i residenti e i lavoratori pendolari) dovranno pagare un “contributo cologico-ambientale”: un ticket di €1,00, oltre al prezzo del biglietto, che le compagnie di navigazione verseranno poi nelle casse comunali.
• tutti proprietari (non residenti) delle imbarcazioni che accompagnano i turisti a visitare le isole, e tutti i gestori dei pontili per la nautica da diporto, dovranno pagare un ticket, da convenire e quantificare.
Le somme incassate con queste “tasse di scopo” dovranno essere utilizzate esclusivamente per mantenere pulite le coste e le piazze, per l’acquisto dei contenitori per rifiuti, per pagare i custodi ambientali, etc.

2) CUSTODE AMBIENTALE: SANZIONI PER CHI NON RISPETTA L’AMBIENTE
Tutti i turisti che arrivano sull’Isola sono i benvenuti, ma devono rispettarla e conoscere eventuali sanzioni. I visitatori devono comprendere che lo smaltimento di una lattina, o una bottiglia di plastica abbandonata, ha un costo per l’Amministrazione.
In un recente decreto che modifica il Codice della strada è prevista una norma che invita i Sindaci a “comminare una multa consistente a chiunque sporchi le pubbliche vie e gli spazi pubblici”.
Pertanto, per controllare il territorio e far rispettare le regole, tenuto conto del limitato numero dei Vigili Urbani, proponiamo di:
• creare la figura del “custode ambientale” (ranger, segnalatore, volontario della Protezione Civile, etc.) munito di tesserino, con il compito di vigilare le coste, le strade e il centro per prevenire non soltanto infrazioni, ma soprattutto danni all’ambiente. Questi custodi dovrebbero essere muniti di telefono cellulare (per segnalare eventuali infrazioni ai Vigili o ai Carabinieri), walkie-talkie e macchina fotografica.
• Considerare inoltre, per tutto il periodo estivo, l’eventuale ausilio di Guardie Giurate e Vigili Urbani “prestati” da altri Comuni.
• Distribuire a tutti i turisti, nelle biglietterie a Trapani e Marsala o sugli aliscafi, un depliant plurilingue di benvenuto, che indichi “numeri e indirizzi utili”, sensibilizzi alla salvaguardia dei luoghi da visitare, e indichi le sanzioni previste per chi inquina o sporca.

3) TASK FORCE ECOLOGICA – ADOZIONE CALE E SPIAGGE
Oltre alla pulizia generale, con rimozione dei rifiuti soldi urbani, disinfestazione e derattizzazione, prevista normalmente dal Comune (gara di appalto da espletare entro febbraio che dovrebbe prevedere anche la pulizia e la disinfestazione ogni due giorni dei cassonetti durante i quattro mesi estivi), occorre organizzare una “task force” che si occupi della pulizia quotidiana e del controllo delle spiagge e delle coste più frequentate.
Inoltre:
• In tutte le piazze, vie del centro, zona portuale, cale e spiagge più frequentate dovranno essere posizionati pratici contenitori per i rifiuti (esteticamente gradevoli) per un numero complessivo di almeno n ---- unità .
• Nei mesi di luglio e agosto lo svuotamento dei contenitori dovrà avvenire ogni tre ore.
• Quotidianamente, il terreno circostante ai cassonetti dovrà essere liberato dalla spazzatura, al fine di evitare che i rifiuti caduti fuori dai cassonetti (sacchetti, piatti e bicchieri di plastica, oggetti vari, etc.) si distribuiscano lungo le strade e i campi creando degrado igienico ed estetico.
• Il personale minimo per costituire la task force è di n°5 unità per 90 giorni (giugno, luglio, agosto) + n°10 unità per 60 giorni (maggio, settembre) + n°1 responsabile del personale e coordinatore degli interventi programmati, per i quali sono previsti turni di otto ore di lavoro giornaliero.
• Mezzi ed attrezzature necessarie per la task force: locazione di n°1 furgoncino con pianale + n°1 mezzo per trasporto uomini + n°60 ceste di canna intrecciata + rastrelli, pale, guanti e sacchetti grandi.
• Per coprire le spese necessarie, oltre a quanto ricavato dal “ticket ambientale”, sarebbe utile cercare dei mini-sponsor per l’adozione di alcune spiagge e cale (albergatori, proprietari di bar, operatori turistici, aziende, etc.) e valutare una eventuale convenzione con la direzione del carcere di Favignana per avvalersi della collaborazione dei detenuti nella fase di pulizia iniziale.

4) PULIZIA FONDALI E CONTROLLO DEL MARE ANTISTANTE LE COSTE
Nel bacino delle Egadi, i rifiuti viaggiano con le correnti. La costa e il fondo marino vengono invasi da sacchetti e oggetti che arrivano da lontano, e che si aggiungono a quelli abbandonati da alcuni incivili frequentatori delle Isole.
Per eliminare o limitare questo degradante spettacolo occorrerebbe:
• organizzare, nel periodo maggio-settembre, un servizio costante di pulizia del mare, oltre a una iniziale pulizia subacquea fino a 50 mt. dalla costa, per la rimozione di plastiche e oggetti vari.
• effettuare giornalmente un controllo, atto a garantire il mantenimento della pulizia, con l’ausilio di barche che raccolgano tutti gli oggetti galleggianti avvistati e segnalino eventuali infrazioni di natanti di passaggio e nelle cale.
Parte di quanto previsto in questo punto potrebbe essere effettuato da volontari muniti di brevetto sub.

5) PULIZIA STRADA PROVINCIALE
Relativamente alla Strada Provinciale che da Punta Sottile porta a Punta Fanfalo, a prescindere dalla Sua autorevole azione, scriverò al Presidente della Provincia On. Turano e all’Assessore Lisma per sensibilizzarli alla questione (nel 1998 è stata effettuata in collaborazione con il Consorzio una pulizia straordinaria).

6) EDUCAZIONE ECOLOGICA NELLE SCUOLE
E’ veramente importante promuovere un’azione di educazione, volta al rispetto della natura, destinata agli studenti, attraverso proiezioni di audiovisivi informativi, opportunamente predisposti, che evidenzino anche i risvolti economici e sociali della salvaguardia ambientale.
La finalità è convincere bambini e ragazzi dell’importanza del loro impegno per la società di domani e per il miglioramento della qualità della vita.
L’interesse potrà essere stimolato con viaggi premio e borse di studio.

La mia esperienza personale, condivisa con il coordinatore politico Salvatore Tammaro, mi consente di affermare che quanto sopra indicato è bensì fattibile. (Negli anni scorsi, il Consorzio Turistico e l’Associazione Geo Cala Rossa, autofinanziandosi, hanno attuato con successo e tanta difficoltà, alcune iniziative di salvaguardia, riscontrando l’incoraggiamento e l’apprezzamento dei turisti.)
Nonostante ciò, per realizzare quanto proposto in questi sei punti, oltre a tanta determinazione, occorre la collaborazione della maggioranza delle forze politiche, economiche e sociali, ed è importante che l’atavica conflittualità sia attutita, il protagonismo negativo venga emarginato, e non ci si faccia condizionare da corporazioni o interessi particolari.
Tutti i soggetti componenti l’economia turistica e le Istituzioni dovrebbero interagire con la dovuta umiltà e disponibilità, con il fine di correggere le molte cose che non vanno.
Inoltre, nell’organizzazione turistica delle Isole Minori la filiera dovrà essere continua e le sinergie tra soggetti e momenti apparentemente estranei e lontani, sono davvero essenziali. Un’area marina protetta e la tutela del paesaggio non può che dar risultati turistici deludenti se le spiagge e le strade sono sporche e se la maggioranza delle strutture ricettive, bar e ristoranti erogano servizi pessimi o mediocri; allo stesso modo, buone strutture alberghiere con ottimi servizi e ristoranti di qualità daranno risultati negativi se l’ambiente circostante è deturpato, con spiagge e mare sporchi.

Alla fine di questa lunga lettera, nel dichiarare la mia disponibilità a fornire eventuali chiarimenti, La invito cortesemente a istituire un “tavolo di lavoro” per valutare la possibilità di attuare il programma proposto, che chiaramente potrà essere modificato e migliorato.
L’auspicio è quello di riuscire a comunicare, durante la BIT di Milano, a tutti i potenziali turisti che, nel 2010, le Egadi saranno accoglienti, pulite e organizzate.

La saluto cordialmente e Le auguro buon lavoro.

Aldo Bua

5 commenti:

  1. Ottima iniziativa! come posso collaborare?

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  2. benissimo!Bravi!!! proposta puntuale e chiara. Ma il Sindaco di Favignana o gli assessori cosa hanno risposto e cosa stanno facendo?

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  3. Ma perche' non deve funzionare la macchina statale e/o comunale. I soliti volonterosi che mettono energie e quindi tempo (denaro) e questa e' l'incurabile Italia

    Antonio Bologna

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  4. complimenti Aldo Bua veramente un ottimo ragionato suggerimento! Chi sporca deve essere punito e le regole vanno rispettate. Le spiagge di favignana sono sporche speriamo che questi suggerimenti vengano attuati. Il Sindaco che fa?
    Frasncesco di ValleCrosia

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  5. andate tutti al quel paese sindaco pagoto sei un buffone

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